Scenotecnica Itinerante

Rievocazioni storiche, spettacoli esperienziali e di intrattenimento culturale

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Le Origini

Nel 2021 nasce dall'impegno di un gruppo di persone appartenenti all'associazione valsesiana la “Compagnia itinerante" la Scenotecnica itinerante.

Alagna vanta antiche tradizioni teatrali: nel ventunesimo secolo parlare dell’attività teatrale di fine ‘700, significa riferirsi a drammi molto antichi. Documenti del 1791 attestano le prime rappresentazioni sacre che si svolgevano all’esterno della chiesa, non essendoci alcun teatro.
“La Passione di Cristo", “Il Casto Giuseppe" e molti altri drammi erano rappresentati durante l’inverno, malgrado il clima rigido. La stagione teatrale si concludeva con un corteo preceduto dall’alfiere con bandiera, seguito dal Sindaco, dal Consiglio Comunale e dagli attori che si recavano in Chiesa per cantare il “Te Deum" e ricevere la benedizione.
Testimonianze scritte ci confermano che già nel 1840, il 17 febbraio, gli attori di Alagna rappresentarono “Giovanni decollato", mentre il giorno successivo proposero “Il Casto Giuseppe".
Nel 1855 fu costituita la Società Teatrale che divenne, il 20 febbraio 1881, Società Filodrammatica. I proventi delle manifestazioni, dei balli, delle recite e le rimesse degli emigranti dall’estero confluirono in un fondo per la costruzione di un teatro stabile e la Società Filodrammatica portò avanti l’iniziativa. Nel 1898 venne approvato il progetto di costruzione dell’edificio, comprendente altri locali per ospitare associazioni operanti in Alagna.
Il “novecento", che vide la realizzazione dell’Unione Alagnese, influenzò con nuovi fenomeni culturali il modo di fare teatro.
La prima rappresentazione teatrale che si svolse nel nuovo edificio dell’Unione Alagnese, il giorno dell’inaugurazione, fu “Denaro, Gloria e Donne", alla quale venne abbinata la farsa “Stenterello", poi replicata il 06 gennaio 1901, affiancata però dalla farsa ”L’alloggio militare”.

Negli anni venti c’è chi in paese si ricorda ancora che due alagnesi, oggi scomparsi, si recarono a Milano ad acquistare dei ricchi costumi di scena, che una Società teatrale stava svendendo. Nel frattempo la Società teatrale aveva preso il nome di Società filodrammatica. La compianta Angela Gagliardini ricordava di aver iniziato a recitare nel 1949 e diceva di aver proseguito fino a tutto il 1979, anno in cui fu rappresentato il dramma dannunziano ”La fiaccola sotto il moggio” che vinse ben cinque premi partecipando al concorso indetto dalla Comunità montana Valsesia. Negli anni novante la Società filodrammatica cambiò nuovamente la sua denominazione e divenne “Scenotecnica”. Non va dimenticata nella stagione 1998-99 la commedia “Spirito”, ideata e diretta da Maria Clara Cucchi, che rievocava attraverso la voce dei suoi protagonisti, la storia del teatro alagnese. Avvicinandoci ai giorni nostri occorre ricordare che come suor Matilde, superiora dell’asilo infantile di Alagna faceva, anche le insegnanti delle scuole primaria e dell’infanzia organizzano delle piccole recite teatrali presso l’Unione, al fine di coinvolgere e sensibilizzare bambini e genitori all’arte scenica.
Nel 2021 la Scenotecnica rinasce dall’impegno di un gruppo di persone appartenenti ad una associazione valsesiana, la “Compagnia itinerante":  si trasforma in “Scenotecnica itinerante”. Gli spettacoli sono realizzati da attori amatoriali. Le rappresentazioni si svolgono in luoghi caratteristici del territorio pubblici e privati (musei, ecomusei, case, chiese, centri storici, siti archeologici, parchi, alpeggi, vigneti, giardini e simili), trattano le vicende di personaggi storici realmente esistiti e si basano su dati documentari.

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